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ARTE E ARTIGIANATO
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Serafina Mascia: "Grazie ai Semi della Pace di Sciola la Sardegna è grande nel mondo"
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pubblicato il 11/10/2013 15:09:13 nella sezione "Arte e artigianato"
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La Presidente della Federazione della Associazioni Sarde in Italia commenta l'inaugurazione della mostra di Sciola a Firenze e anticipa i progetti futuri della FASI. di Mattia Lilliu L'inaugurazione della mostra "Semi di Pace, Suoni di Pietra" di Puniccio Sciola, organizzata dall'Associazione Culturale dei Sardi in Toscana e tenutasi domenica scorsa nel Chiostro d'Arnolfo della Basilica di Santa Croce a Firenze ha riscontrato un grande successo di pubblico e di critica. Al termine abbiamo intercettato la presidente della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia e ne abbiamo approfittato per fare un punto su questo evento e chiederle quali iniziative ha in serbo la FASI per il futuro. Presidente, partiamo subito da una riflessione su ciò che è accaduto oggi. Com'è andata l'inaugurazione della mostra? "L'inaugurazione della mostra "Semi di Pace, Suoni di Pietra" è stata estremamente positiva. Il merito è dell'Associazione Culturale dei Sardi In Toscana che si è impegnata affinché fosse tutto perfetto e mi congratulo con il circolo. Poter presentare le opere di Sciola in una cornice prestigiosa come la Sala del Cenacolo della Chiesa di Santa Croce fa capire l'importanza del lavoro di Sciola e rende onore alla sua maestria. Vedere la "Città Sonora" all'interno della Cappella de' Cerchi e un'altra opera nella Cappella de'Pazzi è stato straordinario. Uno dei momenti più intensi è stato quando Sciola ha fatto vibrare uno dei suoi Semi di Pace di fronte alla tomba di Michelangelo. Il maestro era decisamente emozionato, come tutti noi del resto. Davvero un'emozione unica e sono contenta di aver partecipato". Quanta Sardegna c'è all'interno dei Semi di Pace? "Pinuccio dice che i suoi semi non hanno una "nazionalità" perché essi racchiudono la voce dell'universo, però è stato dimostrato che non tutte le pietre possono emettere suoni. Il marmo toscano non suona, anche le pietre del Trentino non sono state in grado di generare alcun effetto vocale. Sarà un caso? Non lo so. Sciola è un patrimonio del mondo però, intanto, noi sardi possiamo rivendicare di avergli dato i natali". Anche perché le sue opere sono sempre in giro per il mondo e con esse la Sardegna, no? "I Semi della Pace sono da anni in giro per tutto il mondo e l'evento odierno si inserisce in un percorso che ha visto le sculture di Sciola approdare prima a Padova, dopo a Firenze, fra pochi giorni a Novara per poi proseguire il viaggio a Roma. Pinuccio Sciola è uno dei massimi esponenti artistici della Sardegna intera e noi della FASI non possiamo che essere orgogliosi di poter organizzare delle mostre delle sue opere. Basta pensare che le opere del maestro di San Sperate saranno esposte all'Italian Center di Shanghai fino al 2015". Quali sono i progetti futuri della FASI? "Visto che parlo con un giovane, posso anticipare che con la Consulta dei Giovani stiamo mettendo a punto un progetto formativo per poter migliorare la comunicazione dei circoli, soprattutto avendo a che fare con le nuove tecnologie. E' estremamente importante essere al passo coi tempi e comunicare le nostre iniziative in maniera corretta. Dal punto di vista culturale, continueremo a supportare progetti di rilievo come mostre di queste tipo che portano in alto il nome della Sardegna. Ovviamente senza dimenticare gli aspetti sociali. Uno dei temi a noi più cari è sicuramente la continuità territoriale, che ci ha visto protagonista di diverse lotte, in passato, affinché vengano ripristinati i diritti dei cittadini sardi. Così come è di nostro interesse tutta la questione legata alla costituzione della Sardegna come Zona Franca. Continueremo ad occuparcene alacremente. E infine, con la Consulta delle Donne sono in ballo diversi progetti a tutela e difesa del ruolo della donna all'interno della società in Sardegna e non solo". A cura di Mattia Lilliu dell'Associazione Culturale Sardi di Firenze
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